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Food: diventiamo partner di produttività

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Un momento della Convention Food a cui hanno partecipato le nostre filiali estere.



Anno dopo anno, il settore agro-alimentare si rivela sempre più importante e strategico per la crescita del nostro gruppo: basti pensare all’industria lattiero-casearia, delle carni e dei salumi, dell’olio d’oliva. Sono tante le opportunità di business: esserne maggiormente consapevoli ci aiuterà a raccogliere questa sfida. Sfida che Francesco Dragotto, Responsabile della Business Unit Food & Detergenza, ha illustrato perfettamente in occasione dell’ultima Convention, spiegando quali sono i punti di forza e le possibilità che tutto il gruppo non dovrebbe lasciarsi scappare.

Infatti, nonostante la crescita globale del fatturato (trascinata soprattutto dalla vendita di lubrificanti e detergenti), non tutti ci impegniamo a fondo per migliorare in questo comparto. È bene quindi sapere quali sono i nostri punti di forza, così da sfruttarli al meglio.

Partiamo da una considerazione molto semplice ma del tutto veritiera: i nostri prodotti si distinguono per la loro qualità. A ciò si aggiunge l’ampia gamma di attrezzature e il nostro know-how sulle schiume, le applicazioni CIP (Cleaning-In-Place) e la filtrazione. Senza dimenticare l’offerta completa di enzimi per il trattamento degli alimenti, la nuova gamma di alcalini monofasi Dairy MPV, Securten EP E X5S Green, l’acido monofase Celon MPB, i biocidi senza odore della famiglia Percisan. E ancora: i coadiuvanti di filtrazione per oli e grassi di recupero.

Ma non parliamo solo di opportunità interne. Diamo un occhio anche agli stimoli provenienti dall’esterno: uno dei nostri principali concorrenti sta vivendo una fase di profonda ristrutturazione. Utilizziamo questa occasione a nostro vantaggio! Altro spunto viene dalle operazioni di cleaning, che sempre più vengono considerate dalle aziende alimentari parte integrante del processo di produzione. Non dimentichiamo inoltre che i piccoli concorrenti stanno riscontrando problemi con la Direttiva Biocidi.

Alla luce di queste considerazioni, è il momento di fare un passo in avanti: "Non dobbiamo presentare i prodotti AEB, - afferma Dragotto - ma la potenziale riduzione dei costi e l’ottimizzazione dei tempi possibili grazie ai nostri prodotti, alle nostre procedure e ai nostri macchinari".

Il messaggio è chiaro: dobbiamo diventare il partner per la produttività dei nostri clienti. Rivoluzioniamo il nostro approccio alla clientela: concentriamoci su proposte monofase basate sui costi globali e sui servizi, formuliamo audit sui clienti potenziali basati sull’economia dei costi totali. Non solo: quando proponiamo gli impianti, aggiungiamo anche i prodotti per cleaning, lubrificazione, antischiuma ed enzimi.

Un buon esempio di come tutto questo sia possibile viene dall’Italia, dove la vendita di schiume ha registrato una crescita di fatturato di oltre il 20% negli ultimi tre anni. Il segreto? La perfetta combinazione tra prodotti di qualità, azioni commerciali, partnership con contract cleaners, attrezzature ad hoc, contratti basati sugli impianti e presenza durante i field trials.

Possiamo davvero fare la differenza nel Food. Dobbiamo solo crederci!

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