IL GRUPPO AEB PER SAN POLO: DONATI 300 IGIENIZZANTI E DISINFETTANTI ALL’RSA ARICI SEGA
24/01/2022
In collaborazione con Fondazione Brescia Solidale Onlus, la multinazionale bresciana AEB, con sede nel quartiere di San Polo, ha donato 240 flaconi di gel igienizzante e 60 confezioni di disinfettanti ai nuclei residenziali della RSA Arici Sega presenti sul territorio, dimostrando, ancora una volta, il desiderio di essere vicino e di impegnarsi attivamente per sostenere la comunità locale.
In momenti difficili come quello che stiamo attraversando da qualche anno a causa della pandemia di COVID-19, il sostegno sociale è tutto. Ed è alla comunità locale e a tutto il territorio di Brescia che AEB ha dedicato e sta dedicando il suo impegno quotidiano, attraverso piccole iniziative che hanno il desiderio di aiutare le persone e di contribuire alla costruzione di un mondo migliore.
Da sinistra: Silvia Chiroli, Presidente del Consiglio di Quartiere di San Polo Case; Walter Muchetti, Assessore alla Rigenerazione urbana, Commercio, Marketing urbano, Valorizzazione Patrimonio immobiliare e Protezione civile; Francesco Dragotto, Food&Beer Business Development Manager di AEB; Paolo Machiavelli, Quality & ESG Director di AEB; Giacomo Mantelli, Presidente di Fondazione Brescia Solidale Onlus.
«Parlando con il Presidente Mantelli delle attività della Fondazione e delle necessità primarie in questo periodo, abbiamo ritenuto di grande interesse e importanza offrire prodotti a base alcolica per mantenere elevato lo standard di igiene e sicurezza per gli ospiti e per la struttura socio-sanitaria», afferma Francesco Dragotto, Food&Beer Business Development Manager del Gruppo AEB.
«Metteremo quindi a disposizione 240 flaconi di gel per le mani per coprire i nuclei residenziali della RSA Arici Sega presenti sul territorio del quartiere e 60 flaconi di soluzione disinfettante per l’igiene quotidiana delle superfici dei medesimi alloggi, contribuendo così a contrastare la diffusione del virus con prodotti che sono sicuramente difficili da reperire in questo periodo. Il nostro è un gesto che introduce un più ampio desiderio di cooperazione di AEB, con la Fondazione e con il Consiglio di Quartiere, per il territorio bresciano, per progetti di sostenibilità sociale, rigenerazione urbana e ambientale a cui stiamo lavorando, che avremo il piacere di presentare in un futuro prossimo», conclude Dragotto.
«Siamo orgogliosi della calorosa accoglienza ricevuta per questa iniziativa», aggiunge Paolo Machiavelli, Quality & ESG Director del Gruppo bresciano. «Un’iniziativa che nasce dal desiderio di AEB, azienda fatta di persone, di impegnarsi in modo sempre più concreto a tangibile con gesti che trovano nelle potenzialità offerte dal business in cui il gruppo opera, la possibilità di rappresentare un aiuto per la Comunità in cui tutti noi viviamo».
«Ciò che ci spinge e ci motiva a fare sempre di più – spiega Machiavelli - è la possibilità, rinforzata in questo periodo di distacco ed emergenza sanitaria pandemica, di collaborare attivamente con le realtà locali, mettendo in campo iniziative sociali e ambientali dalle quali le persone che vivono e frequentano ogni giorno il nostro territorio possono beneficiare in modo stabile, oggettivo e duraturo. Grazie a piccoli e grandi gesti confidiamo di poter guardare al futuro con maggior serenità e ottimismo».
«L’evento di oggi – continua Machiavelli - vuole esprime questo: un gesto tra persone della stessa comunità per sostenere un bisogno, che però non deve essere visto come un episodio isolato, ma come parte di un percorso e di un contributo costante: tanto per ricordare alcuni, la donazione di igienizzanti agli abitanti del quartiere nel marzo 2020, i doni ai bambini del reparto pediatrico della Poliambulanza lo scorso dicembre. La nostra missione ha tra i suoi pilastri portanti la sostenibilità a 360 gradi, ambientale, sociale ed etica; ogni giorno ci impegniamo di più per pensare e agire in modo sostenibile e rappresentare un attore attivo in favore di un legame sempre più forte con la comunità e con il territorio che ci ospita», conclude Machiavelli.